Morire senza senso
E raccontai loro di quel compagno che all’inizio del suo internamento nel Lager aveva fato un patto con il Cielo: il suo dolore e la sua morte dovevano risparmiare una morte tanto orribile alla creatura che egli amava. Per quest’uomo, sofferenza e morte non furono senza senso, avevano anzi assunto – come sacrificio – un profondissimo significato. Egli non voleva soffrire e morire senza senso; nessuno di noi lo voleva… senza senso!
Viktor Frankl, Uno psicologo nei lager – Edizioni Ares – Pag. 139