Categoria: Frasi sulla consapevolezza

Di cosa essere consapevoli per essere felici

Primo, tu devi vedere la sofferenza che questa droga genera, gli alti e i bassi, i brividi e le ansie e le delusioni, la noia cui conduce inevitabilmente. Secondo, devi capire di che cosa questa droga ti defrauda, cioè della libertà di amare e di godere di ogni attimo e di ogni cosa della vita. Terzo, devi capire che a motivo della tua pianificazione, tu hai rivestito l’oggetto del tuo attaccamento con una bellezza e con un valore che esso semplicemente non ha. Ciò di cui sei così innamorato si trova nella tua testa, non nella persona o nella cosa che ami. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 133

Un’esistenza libera

È  difficile immaginare un’esistenza nella quale tu ti rifiuti di godere anche solo di una parola di approvazione o di apprezzamento; un’esistenza nella quale rinunci ad appoggiarti al braccio di qualcuno; un’esistenza nella quale tu non dipenda emozionalmente da nessuno, in maniera che nessuno abbia più il potere di renderti felice o miserabile; un’esistenza nella quale ti rifiuti di aver bisogno di una persona in particolare o di essere speciale per qualcuno o ti rifiuti di dire “mio” riguardo a qualunque cosa. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 122

Occupati a vivere

Saresti come gli uccelli del cielo e i fiori, i quali sono così radicalmente inconsapevoli, così occupati a vivere da non poter più minimamente interessarsi a ciò che gli altri pensano di loro, a essere più o meno speciali per gli altri. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 114

Farsi controllare dagli altri

[…] se godrai dell’immagine che io ho di te, i ti controllerò, e tu per non urtarmi avrai paura a essere te stesso, avrai paura a dirmi la verità, a fare o dire qualcosa che potrebbe danneggiare l’immagine che ho di te. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 113

Tu sei tu

Buono o cattivo si dicono in riferimento a qualcosa che sta al di fuori di loro stessi. Noi li definiamo buoni e cattivi nella misura in cui rientrano nella nostra prospettiva, nella misura in cui sono piacevoli ai nostri sguardi o ci sono di aiuto oppure costituiscono per noi una minaccia. […+ In entrambi i casi hai sbagliato, perché tu non sei né bello né brutto: Tu sei tu. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 110

I tuoi filtri

Sono tre i filtri decisivi. […] I tuoi legami. Tu inevitabilmente dedicherai la tua attenzione a ciò che li favorisce e a ciò che li minaccia e non avrai occhi per tutto il resto. Le idee fisse. […] farai attenzione soltanto a ciò che conferma le tue persuasioni e ignorerai tutto ciò che le mette in forse. Infine le tue paure. […] esse fissano irresistibilmente la tua attenzione su alcune cose, escludendo tutte le altre. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag.49-50

Essere unici per gli altri

Vuoi che questa persone si interessi a te ed entri con te in una relazione unica? Allora apri bene gli occhi: tu stai stoltamente invitando questa persona ad accettare te in maniera esclusiva, la inviti a limitare la tua libertà a suo piacere, a controllare il tuo comportamento, i tuoi itinerari, il tuo sviluppo, a esclusivo beneficio dei suoi interessi. È come se l’altra persona ti dicesse: “Se tu vuoi essere unico per me, devi stare alle mie condizioni, perché nel momento in cui cesserai di soddisfare le mie aspettative, tu cesserai di essere unico per me”. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 39

A cosa ti aggrappi

Prima verità: tu stai aggrappato a una falsa certezza, e cioè la persuasione che senza quella particolare persona o cosa tu non possa essere felice. […] Seconda verità: se impari a godere delle cose impedendo a te stesso di diventarne schiavo […] ti risparmi tutte le lotte e le fatiche per proteggerle e conservartele. […] Terza e ultima verità: se imparerai a godere del profumo di mille fiori non ti succederà più di aggrapparti a uno solo di essi o di soffrire quando non riuscissi a cogliere quell’unico fiore che ti manca. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag.37-38

I nostri schemi mentali

I tuoi schemi mentali sono così stringenti, e la pressione che la società esercita su di te è così forte che tu sei come obbligato a vedere il mondo in questa maniera distorta. Non c’è via di scampo, proprio perché non ti viene neppure il sospetto che il tuo modo di vedere sia miope e che le tue certezze siano false. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 17

Solo scalpore

[…] ricorda quale sensazione provavi quando avevi in mano il potere, quando tu eri il capo e la gente guardava a te e prendeva da te gli ordini, quando cioè eri popolare. […] Queste sensazioni non ci danno quella pienezza che sentiamo insorgere in noi quando contempliamo la natura, o quando godiamo della compagnia di un amico o del lavoro che stiamo facendo: sono sensazioni che mirano a produrre scalpore, ebrezza, e hanno come risultato il… vuoto. […] la gente vive una vita vuota, una vita senz’anima. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 14-15

Essere incrollabili

È chiaro che non si può far crollare un’auto-consapevolezza ancorata nei settori più essenziali e più elevati della sfera spirituale; ma quanti uomini, e quanti prigionieri poi, possiedono un’auto-consapevolezza così salda? Viktor Frankl, Uno psicologo nei lager – Edizioni Ares – Pag.109

Annoiarsi e amare

La situazione paradossale per un gran numero di persone, oggi, è quella di essere mezzo addormentate quando sono sveglie, e mezzo sveglie quando vogliono dormire. […] non annoiarsi e non annoiare è una delle condizioni principali per amare. Essere attivi nel pensiero, nel sentimento, con gli occhi e le orecchie, durante tutto il giorno, evitare di perdere il proprio tempo, è condizione indispensabile per la pratica dell’arte di amare. Erich Fromm , L’arte di amare – Mondadori – Pag. 134

L’amore è un’attività

L’amore è un’attività: se amo, sono in stato d’interesse attico con la persona amata, ma non solo con lui – o con lei. Infatti sarei incapace di dedicarmi attivamente alla persona amata se fossi pigro, se non fossi in perenne stato di coscienza, di vigilanza, di attività. Erich Fromm , L’arte di amare – Mondadori – Pag. 134

Narcisismo e obiettività

L’orientamento narcisistico serve a far sentire come realtà solo ciò che esiste dentro di noi. […] Il polo opposto del narcisismo è l’obiettività; è la facoltà di vedere la gente e le cose così come sono, obiettivamente, e di essere in grado di separare questo quadro obiettivo da un quadro deformato dai propri desideri e timori. […] se si esaminano i rapporti tra le nazioni, come i rapporti tra gli individui, si giunge alla conclusione che l’obiettività è l’eccezione, e un più o meno altro grado di stortura narcisistica è la regola. Erich Fromm , L’arte di amare – Mondadori – Pag. 125-127

Di cosa hai bisogno?

“Hai bisogno di cibo, ma vuoi un frappè al cioccolato. Devi essere onesto con te stesso. non hai bisogno di una spider ultimo modello proprio come non hai bisogno di una casa più grande. La verità è che non ricavi soddisfazione da quelle cose. Sai cosa ti gratifica veramente? […] Offrire agli altri ciò che hai da dare. […] Mi riferisco al tuo tempo. Al tuo interesse. Alle storie che mi racconti. non è così difficile.” Mitch Albom, I miei Martedì col professore – Rizzoli – Pag. 131  

Accetta

Accetta ciò che sei in grado di fare e anche quel che non sei in grado di fare; Accetta il passato come tale, senza rinnegarlo o scartarlo; Impara a perdonare a te stesso e agli altri; Non ritenere che sia troppo tardi per impegnarti. Mitch Albom, I miei Martedì col professore – Rizzoli – Pag. 27-28

Un cuore innamorato

Il cuore innamorato resta morbido e sensibile. ma quando si vuole assolutamente ottenere una determinata cosa o un’altra, si diventa spietati, duri, insensibili. Come si possono amare le persone quando si ha bisogno di loro? Le si possono soltanto usare. Se io ho bisogno di te per essere felice, ti devo usare, ti devo manipolare, devo trovare mezzi e sistemi per conquistarti. non ti posso lasciare libero. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.149

Concetti e realtà

[…] il concetto indica, ma non è mai completamente preciso; manca di unicità, di concretezza. il concetto è universale. […] L’individuo può essere intuito, non concettualizzato. […] Il concetto omette o perde sempre qualcosa […] e cioè l’unità concreta. […] Se quello che vedete è solo il concetto, non state vedendo la realtà, perché la realtà è concreta. […] I concetti sono sempre congelati, la realtà scorre. […] La realtà è un tutto e noi la tagliamo a pezzi per fare dei concetti e usiamo la parole per indicare le diverse parti. […] Non si litiga mai sulla realtà: si litiga sulle opinioni, sui concetti, sui giudizi. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.128-135

Nessuno ti respinge

Nessuno vi respinge: le persone respingono soltanto quel che pensando voi siate. ma questo ragionamento può essere applicato in entrambi i sensi: allo stesso modo, nessuno vi accetta. Finché le persone non si svegliano, accettano o respingono l’immagine che hanno di voi. Si sono fermati a un’idea su di voi e respingono o accettano solo quella. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.104

Siamo dittatori!

Sono un dittatore, sei un dittatore. io voglio gestire le tua vita al posto tuo; voglio dirti come dovresti essere e come dovresti comportarti e sarà meglio che ti comporti come ho deciso, perché altrimenti mi punirò facendo sorgere in me dei sentimenti negativi. Ricordate quel che vi ho detto: siamo tutti folli. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.97

Come guardiamo le cose

Noi vediamo le persone e le cose non per come sono, ma per come siamo noi. Ecco perché, quando due persone guardano qualcosa o qualcuno, si verificano due reazioni diverse. […] Pensate alle persone con cui vivete e che vorreste trasformare. le trovate malinconiche, sconsiderate, inaffidabili, sleali, o qualsiasi altra cosa. […] Il giorno in cui voi cambiate, cambieranno anche loro. E voi le vedrete in modo diverso. Chi vi appariva spaventoso vi sembrerà ora impaurito. Chi vi appariva scontroso si sembrerà spaventato. Improvvisamente, nessuno avrà più il potere di farvi del male. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.95

Vernice nera in aria

È come quando si getta in aria della vernice nera: l’aria resta incontaminata. Non è possibile verniciare l’aria di nero. Qualsiasi cosa accada, si rimane incontaminati, si rimane in pace. […] l’assurdità di essere un pupazzo, strattonato in tutte le direzioni, che lascia che siano gli eventi, o altre persone, a dirgli cosa deve provare. E così uno prova quel che gli dicono gli altri, e lo definisce essere vulnerabile. […] se voi vi rifiutate di identificarvi con qualsiasi etichetta, la maggior parte delle preoccupazioni si volatilizzeranno. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.81

Osservatori partecipi

Potete controllare le cose di cui siete consapevoli; quelle di cui non siete coscienti controllano voi. Si è sempre schiavi di ciò di cui non si è consapevoli. Quando se ne prende coscienza, ci si libera da esse. Sono ancora lì, ma non vi coinvolgono, non vi controllano, non vi schiavizzano. Ecco la differenza. […] diventare osservatori partecipi. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.77

Le 3 cose più difficili

“Le tre cose più difficili per un essere umano non sono attributi fisici o capacità intellettuali. Sono queste: primo, restituire amore in cambio d’odio; secondo, coinvolgere gli esclusi; terzo, ammettere di avere torto”. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.21

Paura di nulla e di nessuno

Non avrete paura di nulla e di nessuno. [..] Non c’entra niente con la possibilità di apparire sul giornale o con il possedere un sacco di soldi. Quelle sono tutte sciocchezza. non si ha paura di nessuno perché si è più che soddisfatti di non essere nessuno. non ve ne frega niente del successo o del fallimento. Non hanno alcun significato. l’onore, il disonore, non hanno alcun significato! E anche se vi rendete ridicoli, non ve ne importa niente. non è forse una condizione stupenda? Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.64

Rinunciare emotivamente

Dovete abbandonare tutto. Non è una rinuncia fisica, lo capite: sarebbe facile. Quando cadono le vostre illusioni, finalmente siete in contatto con la realtà., e credetemi, non sarete mai più soli, mai più. la solitudine non si cura con la compagnia umana. la solitudine si cura attraverso il contatto con la realtà. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.61

Amore e dipendenza

Ma dipendere da un altro psicologicamente – dipendere da un altro emotivamente – cosa comporta? Significa dipendere da un altro essere umano per raggiungere la felicità. […] Perché se dipendete da altre persone, il passo successivo, ne siate coscienti o meno, sarà di esigere che altri contribuiscano alla vostra felicità. Poi ci sarà un ulteriore gradino, paura, paura della perdita, paura dell’alienazione, paura di essere respinti, controllo reciproco. […] Dove c’è amore non ci sono pretese, aspettative, dipendenza. io non esigo che voi mi facciate felice; la mia felicità non alberga in voi. Se mi doveste lasciare, non mi sentirei dispiaciuto per me stesso; godo immensamente della vostra compagnia, ma non mi abbarbico a voi. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.60