Categoria: Frasi sulla libertà

Un’esistenza libera

È  difficile immaginare un’esistenza nella quale tu ti rifiuti di godere anche solo di una parola di approvazione o di apprezzamento; un’esistenza nella quale rinunci ad appoggiarti al braccio di qualcuno; un’esistenza nella quale tu non dipenda emozionalmente da nessuno, in maniera che nessuno abbia più il potere di renderti felice o miserabile; un’esistenza nella quale ti rifiuti di aver bisogno di una persona in particolare o di essere speciale per qualcuno o ti rifiuti di dire “mio” riguardo a qualunque cosa. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 122

Essere se stessi

C’è ancora una persona alla cui presenza tu puoi essere semplicemente e totalmente te stesso, aperto, nudo e innocente come un bambino? Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 91-92

Meglio il carcere?

Se tu avessi da scegliere tra l’aver compagnia ma in carcere e il camminare libero ma senza compagnia, che cosa sceglieresti? Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag.40

Chi si lascia cadere

L’osservazione psicologica sugli internati ha rivelato che diventa schiavo degli influssi del mondo del Lager, nello sviluppo del suo carattere, solo l’individuo che s’è già lasciato cadere prima spiritualmente e umanamente; ma si lasciava cadere solo chi non aveva più un sostegno interiore. Viktor Frankl, Uno psicologo nei lager – Edizioni Ares – Pag. 120

La vita ha sempre un significato

Hanno dimostrato che, soffrendo rettamente, si può realizzare qualcosa: una conquista interiore. La libertà spirituale dell’uomo, quel che nessuno può sottrargli finché non esala l’ultimo respiro, fa sì che egli trovi, fino al suo ultimo respiro, il modo di plasmare concretamente la propria vita. Poiché non ha senso solo la vita attiva, nella quale l’uomo ha la possibilità di realizzare dei valori in modo creativo; e non ha un senso solo la vita ricettiva, cioè una vita che permette all’uomo di realizzarsi sperimentando la bellezza nel contatto con arte e natura; la vita conserva il suo senso anche quando si svolge in un campo di concentramento, quando non offre quasi più nessuna prospettiva di realizzare dei valori, creandoli o godendoli, ma lascia solamente un ultima possibilità di comportamento moralmente valido, proprio nel modo in cui l’uomo si atteggia di fronte alla limitazione del suo essere, imposta con violenza dall’esterno. […] se la vita ha un significa in sé, allora deve avere un significato anche la sofferenza. Viktor Frankl, Uno psicologo nei lager – Edizioni Ares – Pag. 116

Possiamo sempre decidere

[…] ogni uomo, anche se condizionato da gravissime circostanze esterne, può in qualche modo decidere che sarà di lui – spiritualmente  nel Lager: un internato tipico – o un uomo, che resta uomo anche qui e conserva intatta la dignità d’uomo. Viktor Frankl, Uno psicologo nei lager – Edizioni Ares – Pag.109

L’ultima libertà umana

[…] all’uomo del lager si può prendere tutto, eccetto una cosa sola: l’ultima libertà umana di affrontare spiritualmente, in un modo o nell’altro, la situazione imposta. Viktor Frankl, Uno psicologo nei lager – Edizioni Ares – Pag.114-115

Libertà interiore

Potremmo riferire molti esempi, spesso eroici, che hanno provato come, in certi casi, si possa soffocare quell’apatia e quella irritabilità; come dunque sopravvive un resto di libertà spirituale, di libero atteggiamento dell’io verso il mondo, anche in quello stato, solo in apparenza di assoluta coazione, tanto esterna quanto interiore. Viktor Frankl, Uno psicologo nei lager – Edizioni Ares – Pag. 114

Padri e madri

La madre dovrebbe avere fede nella vita e non essere ansiosa […] Parte della sua vita dovrebbe essere il desiderio che il bambino diventi indipendente, ed eventualmente separato da lei. L’amore paterno dovrebbe essere guidato da principi e da speranze; dovrebbe essere paziente e tollerante […] Dovrebbe dare al bambino che diviene adulto un crescente senso di responsabilità, e in seguito permettere di affermare la propria autorità, liberandosi di quella del padre. Erich Fromm , L’arte di amare – Mondadori – Pag. 53

Rispetto

[…] la capacità di vedere una persona com’è, di conoscerne la vera individualità. […] desiderare che l’altra persona cresca e si sviluppi per quello che è. […] il rispetto è possibile solo se ho raggiunto l’indipendenza; se posso stare in piedi o camminare senza bisogno di grucce, senza dover dominare o sfruttare un’altra persona. […] “l’amore è figlio della libertà”. Erich Fromm , L’arte di amare – Mondadori – Pag. 39

Essere conformisti

La maggior parte della gente non si rende nemmeno conto del proprio bisogno di conformismo. Vive nell’illusione di seguire le proprie idee e inclinazioni, di essere individualista, di aver raggiunto da sé le proprie convinzioni; e si da il fatto che le sue idee siano le stesse della maggioranza. […] tutti obbediscono agli stessi comandi, e tuttavia ognuno è illuso di seguire i propri desideri. Erich Fromm , L’arte di amare – Mondadori – Pag. 26-28

Un cuore innamorato

Il cuore innamorato resta morbido e sensibile. ma quando si vuole assolutamente ottenere una determinata cosa o un’altra, si diventa spietati, duri, insensibili. Come si possono amare le persone quando si ha bisogno di loro? Le si possono soltanto usare. Se io ho bisogno di te per essere felice, ti devo usare, ti devo manipolare, devo trovare mezzi e sistemi per conquistarti. non ti posso lasciare libero. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.149

Libertà

Come si può controllare una persona così? Non ha bisogno di nessuno, non si sente minacciata dalle critiche, non si cura di quel che pensa o dice la gente di lei. Ha tagliato tutti questi fili: non è più un pupazzo. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.88

Vernice nera in aria

È come quando si getta in aria della vernice nera: l’aria resta incontaminata. Non è possibile verniciare l’aria di nero. Qualsiasi cosa accada, si rimane incontaminati, si rimane in pace. […] l’assurdità di essere un pupazzo, strattonato in tutte le direzioni, che lascia che siano gli eventi, o altre persone, a dirgli cosa deve provare. E così uno prova quel che gli dicono gli altri, e lo definisce essere vulnerabile. […] se voi vi rifiutate di identificarvi con qualsiasi etichetta, la maggior parte delle preoccupazioni si volatilizzeranno. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.81

Paura di nulla e di nessuno

Non avrete paura di nulla e di nessuno. [..] Non c’entra niente con la possibilità di apparire sul giornale o con il possedere un sacco di soldi. Quelle sono tutte sciocchezza. non si ha paura di nessuno perché si è più che soddisfatti di non essere nessuno. non ve ne frega niente del successo o del fallimento. Non hanno alcun significato. l’onore, il disonore, non hanno alcun significato! E anche se vi rendete ridicoli, non ve ne importa niente. non è forse una condizione stupenda? Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.64

L’amore è libertà

L’uomo deve essere libero di andare per la sua strada, in base a ciò che ha scelto e secondo il proprio metro. Dev’essere libero di commettere i suoi sbagli, e di trarne gli insegnamenti che crede. il nostro amore è a sua disposizione per dargli appoggio e infondergli la forza necessaria a continuare la sua ricerca in un clima di serenità e sicurezza, per offrirgli quotidianamente l’incoraggiamento di cui potesse avere bisogno. […] L’amore è la sua guida, non un leader perentorio e autoritario. […] Il nostro amore deve incoraggiare chi amiamo a perseverare lungo il suo cammino, anche se questo non confluisce nel percorso da noi auspicato. Leo Buscaglia, Amore – Mondadori – Pag. 194

L’amore scorre come un fiume

Un racconto indiano narra di un uomo su una barchetta, che rema contro la corrente sui flutti di un fiume impetuoso. Dopo aver lungamente lottato, deve rassegnarsi e costatare che ogni suo sforzo è vano. Rinuncia, dunque: tira i remi in barca e si mette a cantare. La circostanza gli insegna un nuovo modo di vivere: solo quando indulge al moto incessante e capriccioso del fiume l’uomo può dirsi veramente libero. […] l’amore scorre e fluisce come un fiume: è sempre uguale a se stesso e tuttavia mutevole. E non conosce ostacoli. Leo BuScaglia, Amore – Mondadori – Pag. 141

Essere o appartenere

Per amore dei genitori, il bambino accondiscende ad abitudini che implicano un assurdo regresso. Per essere accettato quale membro di un gruppo, l’adolescente sacrifica la propria identità acconsentendo a separarsi dal suo ego più autentico. Veste e si taglia i capelli come i suoi coetanei, ascolta la stessa musica, balla allo stesso modo, assume gli stessi atteggiamenti. Nell’età adulta, costatiamo che la formula più semplice per essere accettati consiste nell’emulare la comunità in seno alla quale intendiamo essere accolti. Insomma, ci conformiamo. Impariamo a giocare a bridge, leggiamo gli stessi best-sellers, organizziamo cocktail-parties in tutto simili a quelli dei nostri amici, costruiamo case che si somigliano fra loro, ci vestiamo in conformità ai moduli standard preferiti dalla maggioranza, traendone un senso confortante di appartenenza alla comunità. Durante la fase del corteggiamento e dell’amore romantico, operiamo in noi una trasformazione pressoché radicale, allo scopo di farci approvare e accettare dalla persona amata […] In età senile, volenti o nolenti dobbiamo immetterci in un ambiente artificiosamente destinato ai vecchi per sfuggire a quello dei giovani in mezzo ai quali ci sentiamo inutili o indesiderati. Accediamo, cioè, a un mondo nel quale possiamo continuare a credere di appartenere allo stesso gruppo. Leo Buscaglia, Amore – Mondadori – Pag. 92-93

Dove, quando e come

Esistono vari sistemi che ci consentono di corrispondere alle esigenze della società, senza per questo rinunciare a comportarci a modo nostro. È questione di tempo e di luogo; di imparare a distinguere il dove, il quando, il come. Leo Buscaglia, Amore – Mondadori – Pag. 54