Categoria: Frasi sulla felicità

Di cosa essere consapevoli per essere felici

Primo, tu devi vedere la sofferenza che questa droga genera, gli alti e i bassi, i brividi e le ansie e le delusioni, la noia cui conduce inevitabilmente. Secondo, devi capire di che cosa questa droga ti defrauda, cioè della libertà di amare e di godere di ogni attimo e di ogni cosa della vita. Terzo, devi capire che a motivo della tua pianificazione, tu hai rivestito l’oggetto del tuo attaccamento con una bellezza e con un valore che esso semplicemente non ha. Ciò di cui sei così innamorato si trova nella tua testa, non nella persona o nella cosa che ami. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 133

Occupati a vivere

Saresti come gli uccelli del cielo e i fiori, i quali sono così radicalmente inconsapevoli, così occupati a vivere da non poter più minimamente interessarsi a ciò che gli altri pensano di loro, a essere più o meno speciali per gli altri. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 114

La scelta più difficile

Tu devi scegliere tra il tuo attaccamento e la tua felicità […] devi sviluppare in te il senso della prospettiva […] nessuna eprsona o cosa esterna a te stesso ha la capacità di renderti felice o infelice. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 54-55

A cosa ti aggrappi

Prima verità: tu stai aggrappato a una falsa certezza, e cioè la persuasione che senza quella particolare persona o cosa tu non possa essere felice. […] Seconda verità: se impari a godere delle cose impedendo a te stesso di diventarne schiavo […] ti risparmi tutte le lotte e le fatiche per proteggerle e conservartele. […] Terza e ultima verità: se imparerai a godere del profumo di mille fiori non ti succederà più di aggrapparti a uno solo di essi o di soffrire quando non riuscissi a cogliere quell’unico fiore che ti manca. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag.37-38

Solo un momento

[…] sperimenti un lampo di piacere che non è affatto felicità, perché nasconde la paura che questo mondo di cose e di persone, che hai faticosamente ristrutturato a tua misura, sfugga improvvisamente al tuo controllo e ti lasci a terra; e ciò è inevitabile che avvenga, presto o tardi. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag.31

E se non bastasse?

Ti rendi conto che tu potresti anche riuscire a cambiare tutte queste cose, che potresti avere ul look più smagliante e la personalità più invidiabile, che potresti riuscire a vivere nell’ambiente più piacevole e che ciò nonostante potresti ancora essere infelice? Nelle più riposte pieghe del tuo essere tu sai che tutto questo è vero, ma ugualmente continui a sprecare i tuois forzi e le tue energie alla ricerca di un qualcosa che già sai non ti può rendere felice. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag.19-20

Cosa ci rende felici

Se il destino della tua vita è di cambiare il mondo, bene, vai avanti e cambialo, ma non illuderti che ciò possa renderti felice: ciò che ti fa felice o infelice non è il mondo e la gente che ti circonda, ma i pensieri che ti tieni in testa. Anthony De Mello, Chiamati all’amore – Mondadori – Pag. 19

Amore e indipendenza

Se una persona non ha raggiunto un alto livello di maturità tende a idealizzare la persona amata. È distolta dal proprio 2io” e lo proietta sulla persona amata, che è adorata come un essere supremo, colei che da amore, luce, felicità. In questo processo il soggetto si priva di ogni senso di forza, si perde nella persona amata invece di trovarsi in lei. poiché di solito nessuno può vivere nell’adorazione dell’altro, la delusione è fatale, e come rimedio si cerca un altro idolo e diventa una catena senza fine. […] l’intensità e la subitaneità del sentimento amoroso […] descritta come il vero grande amore […] spesso rivela la fame e la disperazione dell’idolatra. inutile dire che non di rado le due persone si incontrano in una reciproca idolatria. Erich Fromm , L’arte di amare – Mondadori – Pag. 105-106

Felicità moderna

La felicità odierna dell’uomo consiste nel “divertirsi”. Divertirsi significa consumare e comprare cibi, bevande, sigarette, gente, libri, film […] Il mondo è un grosso oggetto che suscita i nostri appetiti […] Il nostro carattere è congegnato in modo da scambiare e ricevere, da barattare e consumare; tutto, sia le cose spirituali che quelle materiali, diviene oggetto di scambio e consumo. Erich Fromm , L’arte di amare – Mondadori – Pag. 94

Dare o ricevere?

Il malinteso più comune è che dare significhi “cedere” qualcosa, essere privati, sacrificare. La persona il cui carattere non si è sviluppato oltre la fase ricettiva ed esplorativa, sente il dare in questo modo. […] dare senza ricevere, per lui significa essere ingannato. ]…] dare ha un senso completamente diverso. Dare è la più alta espressione di potenza. […] io provo la mia forza, la mia ricchezza, il mio potere. Questa sensazione di vitalità e potenza mi riempie di gioia. mi sento traboccare di vita e felicità.  […] perché in quell’atto mi sento vivo. […] Erich Fromm , L’arte di amare – Mondadori – Pag. 34

Tutti hanno fretta

“[…] parte del problema è che tutti hanno fretta […] La gente non ha trovato alcun significato alla propria vita, così corrono di continuo cercandolo. Credono che sarà la prossima auto, la prossima casa, il prossimo lavoro. poi scoprono che anche quelle cose sono vuote, e riprendono a correre.” Mitch Albom, I miei Martedì col professore – Rizzoli – Pag. 141

Sentirsi vivi

“Ma dare agli altri è quel che più mi fa sentire vivo. […] Offrire il mio tempo, far sorridere qualcuno che prima era triste, è quanto di più vicino a sentirmi sano io potrò mai provare. Fa il genere di cose che ti vengono dal cuore. Quando le farai, non ne resterai insoddisfatto, non sarai invidioso; non desidererai le cose altrui. Al contrario, sarai sommerso da quel che ti verrà in cambio.” Mitch Albom, I miei Martedì col professore – Rizzoli – Pag. 133

Di cosa hai bisogno?

“Hai bisogno di cibo, ma vuoi un frappè al cioccolato. Devi essere onesto con te stesso. non hai bisogno di una spider ultimo modello proprio come non hai bisogno di una casa più grande. La verità è che non ricavi soddisfazione da quelle cose. Sai cosa ti gratifica veramente? […] Offrire agli altri ciò che hai da dare. […] Mi riferisco al tuo tempo. Al tuo interesse. Alle storie che mi racconti. non è così difficile.” Mitch Albom, I miei Martedì col professore – Rizzoli – Pag. 131  

Un cuore innamorato

Il cuore innamorato resta morbido e sensibile. ma quando si vuole assolutamente ottenere una determinata cosa o un’altra, si diventa spietati, duri, insensibili. Come si possono amare le persone quando si ha bisogno di loro? Le si possono soltanto usare. Se io ho bisogno di te per essere felice, ti devo usare, ti devo manipolare, devo trovare mezzi e sistemi per conquistarti. non ti posso lasciare libero. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.149

Dimenticarti di te

Non si è mai più pronti a dimenticare se stessi di quando si è felici. la felicità di libera dal sé. Sono la sofferenza, il dolore, la tristezza e la depressione che ci legano al sé. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.111

Renderci infelici

Sciupiamo le nostre energie e il nostro tempo cercando di cambiare le  circostanze esterne, cercando di cambiare il nostro coniuge, il nostro capo, i nostri amici, i nostri nemici e tutti gli altri. Non dobbiamo cambiare nulla. I sentimenti negativi sono dentro di voi. Nessuna persona al mondo ha il potere di rendervi infelici. Nessun evento al mondo ha il potere di turbarvi o farvi del male. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.85

La vera felicità

La vera felicità non ha cause. Voi non potete rendermi felice, non siete la mia felicità. Se chiedete alla persona che si è svegliata: “Perché sei felice?” lei risponde: “Perché no?”. La felicità è la nostra condizione naturale. la felicità è la condizione naturale dei bambini piccoli […] la felicità non può essere acquisita […] Perché l’abbiamo già. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.84

Sei felice!

Si ha successo nella vita quando ci si sveglia! Allora non devi chiedere scusa a nessuno, non devi spiegare nulla a nessuno, non te ne frega un bel niente di cosa pensi o dica la gente di te. […[ sei felice. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.82

Amore e dipendenza

Ma dipendere da un altro psicologicamente – dipendere da un altro emotivamente – cosa comporta? Significa dipendere da un altro essere umano per raggiungere la felicità. […] Perché se dipendete da altre persone, il passo successivo, ne siate coscienti o meno, sarà di esigere che altri contribuiscano alla vostra felicità. Poi ci sarà un ulteriore gradino, paura, paura della perdita, paura dell’alienazione, paura di essere respinti, controllo reciproco. […] Dove c’è amore non ci sono pretese, aspettative, dipendenza. io non esigo che voi mi facciate felice; la mia felicità non alberga in voi. Se mi doveste lasciare, non mi sentirei dispiaciuto per me stesso; godo immensamente della vostra compagnia, ma non mi abbarbico a voi. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.60

Il dolore

Il dolore è sintomo del fatto che ho condizionato la mia felicità a questa cosa o questa persona, almeno fino a un cero punto. Siamo totalmente abituati a sentirci dire il contrario che ciò che affermo appare disumano. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag.59

Giusto egoismo

Pensate a qualcuno che amate molto, qualcuno a cui siete vicini, qualcuno che vi è prezioso, e provate a dire a quella persona, nella vostra mente: “Preferisco la felicità a te”. Osservate cosa accade. “Preferisco la felicità a te. Se dovessi scegliere, non avrei dubbi: sceglierei la felicità”. Quanti di voi si sono sentiti egoisti pronunciando questa frase? Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag. 14

Cosa vogliono le persone

E dunque eccoci al punto: le persone non vogliono crescere davvero, non vogliono cambiare, non vogliono essere felici. […] Noi non vogliamo essere felici incondizionatamente. Sono pronto a essere felice a condizione che abbia questo e questo e quest’altro. […]La maggior parte della gente va dallo psichiatra o dalla psicologo per ottenere sollievo, non per uscire dalla situazione in cui si trova. Anthony De Mello, Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – Piemme – Pag. 13-15-17

Amore e gioia

Operare con amore significa operare con gioia. Vivere nell’amore vuol dire vivere nella serenità. È possibile che non abbiate davanti a voi la più creativa e soddisfacente delle vostre giornate, ma ciò non toglie che sappiate di doverla vivere. potete fare di una giornata un’autentica scocciatura, una triste e frustrante routine che vi logora i nervi; ma al tempo stesso vi è aperta la possibilità opposta: quella di affrontare il vostro iter giornaliero con energia, decisione, entusiasmo, e farne una delle giornate più belle e memorande della vostra vita, per voi e per i vostri cari. Nulla vi impedisce di vivere ogni momento come se “fosse l’ultimo giorno della nostra vita”. Il giorno è lo stesso, comporta il medesimo numero di ore, esige le stesse energie. La differenza sta nella vostra scelta circa il modo di viverlo: in letizia o in tristezza? Perché non optare per le prima possibilità? Leo Buscaglia, Amore – Mondadori – Pag. 172

Sì e forse

Sì è il miglior “scongelante” dei simboli o concetti congelati. un uomo capace di amare dice sì alla vita, sì, alla gioia, sì al sapere, sì alla gente, sì alle differenze. Si rende conto che tutte le cose e tutte le persone hanno qualcosa da donargli, che in ogni cosa ci sono tutte le altre cose. E se la parola “sì” gli sembra troppo minacciosa, prova a usare: “forse”. Leo Buscaglia, Amore – Mondadori – Pag. 160-161

Alcune culture

Esistono culture che antepongono la pace e la serenità ai commerci e al lucro. Esse muovono dal presupposto che, essendo certa l morte di tutti noi, non importa se poveri o ricchi, l’unica vera meta della vita è la gioia nel presente e la realizzazione di noi stessi nella gioia: non l’accumulo dei beni materiali. Leo Buscalgia, Amore – Mondadori – Pag. 151

Candidarsi all’infelicità

Attenderci qualcosa da un altro perché è nei nostri diritti significa candidarsi all’infelicità. Gli altri possono e vogliono darci solo quello che sono in grado di accordare, non ciò che noi vorremmo vederci concedere. Solo quando cessiamo di porre condizioni al nostro amore, cominciamo davvero a comprendere cosa significhi amare. Leo Buscaglia, Amore – Mondadori, Pag. 108