Vivere o credere?

Nello sviluppo religioso questo portò alla formulazione di dogmi, a infiniti argomenti sulle formulazioni dogmatiche, e all’intolleranza del “miscredente” o eretico. Inoltre portò all’enfasi di “credere in Dio” come allo scopo principale di ogni concezione religiosa. […] la persona che credeva in Dio – anche se non viveva in Dio – si sentiva superiore a quella che viveva in Dio, ma non credeva in lui.

Erich Fromm , L’arte di amare – Mondadori – Pag. 85

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