Toccare il fondo
[…] un uomo che, per anni, ha creduto di aver toccato il fondo di ogni possibile sofferenza, deve ora costatare che la sofferenza è un burrone senza fondo, che – a quanto pare – non esiste un ultimo grado assoluto: uno può scendere ancora più in fondo, sempre più in giù…
Viktor Frankl, Uno psicologo nei lager – Edizioni Ares – Pag. 151